I quartieri Danisinni e Zisa a Palermo sono una delle zone più depresse e complicate della città, dove vive un’alta percentuale di famiglie fragili, molte straniere, composte da genitori disoccupati e bambini lasciati soli ad affrontare il proprio percorso di vita.
È un contesto con un significativo rischio di dispersione scolastica che offre pochissime opportunità di stimoli durante la crescita.
Partecipare ad iniziative educative e ricreative, essere beneficiari di un sostegno psicologico per esprimere le proprie potenzialità, iniziare a prendersi cura del proprio benessere, intravedere un nuovo futuro. Non accedere a queste opportunità vuol dire essere discriminati.
Da qui CIAI è partito nell’estate 2020 con il progetto Estate qui: un campus estivo, che si è confrontato con bisogni ancora più urgenti dopo il Covid.
Dal desiderio di trasformare l’esperienza del campus in un intervento permanente nasce Pomeriggi Insieme.
I 5 pilasti di intervento:
- POTENZIAMENTO PERSONALE – L’uso dei linguaggi artistici, potente leva di cambiamento e stimolo alla crescita personale, è adottata per portare i bambini allo sviluppo di competenze personali, al potenziamento emotivo, espressivo e relazionale.
- CRESCITA EMOTIVA – Ad uno psicologo CIAI (esperto in rischio psicosociale collegato all’ età evolutiva) è affidato il compito di osservare i bambini per definire eventuali aree su cui porre attenzione e i traguardi da raggiungere durante il progetto.
- SUPPORTO ALL’EDUCAZIONE – Non si impara solo con la didattica formale, ma è soprattutto in quella informale che i bambini a rischio di abbandono scolastico scoprono una dimensione nuova, più accessibile, più motivante e gratificante che li spinge a riprendere in mano la loro storia educativa.
- BENESSERE ALIMENTARE – Scoprire attraverso il momento del pranzo qual è il ruolo del cibo sul proprio benessere psicofisico.
- EDUCAZIONE ALL’INCLUSIONE – Vivere la bellezza dell’inclusione grazie alla presenza dei ragazzi dello SPRAR (ospiti nei locali adiacenti al centro) che affiancano gli educatori con funzione di animatori offrendo ai bambini una ricchezza di tradizioni e culture. Un modo per promuovere l’inserimento socio-lavorativo di soggetti fragili e a rischio di esclusione come i ragazzi migranti.
BENEFICIARI – 15 bambini dai 6 agli 11 anni suddivisi in due gruppi. Sono bambini individuati col supporto dei servizi sociali territoriali che presentano un disagio psico-fisico- sociale e per questo rischiano di essere “lasciati indietro”.
QUANDO – 3 pomeriggi a settimana, dopo la scuola, dalle 13.30 alle 17.00 (con pranzo).
CON CHI – Educatori formati per il lavoro in contesti svantaggiati, uno psicologo esperto in rischio psicosociale collegato all’ età evolutiva, artisti ed esperti di teatro, un coordinatore per fare rete con la scuola e i servizi sociali. I ragazzi dello SPRAR come animatori.
PARTNER – CIAI – COTTI IN FRAGRANZA